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Consorzio Vives: Bilancio 2013

 

franco fullinVIVES PARTE BENE: NUOVI SERVIZI ASSISTENZIALI E NUOVA OCCUPAZIONE
Bilancio positivo per il Consorzio che già nel primo anno raggiunge gli obiettivi triennali
Primo bilancio positivo per l’assemblea dei soci del Consorzio Vives di Udine, nato un anno fa dalle associate Codess FVG Udine, 2001 Agenzia sociale Trieste e FAI Pordenone, tre importanti e storiche cooperative sociali del Friuli Venezia Giulia. In meno di un anno dalla costituzione Vives si è già affermato sul territorio regionale nell’ambito dei servizi socio-sanitari ed educativi. Il Consorzio già nel 2014 raggiungerà gli obiettivi dimensionali previsti dalla Società nel triennio 2013-2015. Vives alla fine dello scorso anno ha acquisito una delle più ambite commesse regionali: la gestione dei servizi assistenziali integrati presso l’ASP Moro di Codroipo. Un valore della produzione che avrà ricaduta nel 2014 con circa 3,5 milioni annui di fatturato e oltre cento soci-lavoratori occupati presso la Casa di Riposo, i servizi domiciliari ed educativi in tutto l’ambito codroipese. «Vives è partito col piede giusto – ha spiegato il presidente Franco Fullin all’assemblea dei soci svoltasi a Muggia- e l’aggiudicazione dell’appalto da parte dell’ASP di Codroipo restituisce serenità anche alle nostre associate che hanno investito molto sul progetto consortile e giustamente si attendono risultati. Vives è nato – ha proseguito Fullin – per essere una vera e propria società, con tutti i crismi di un’impresa che sta sul mercato occupandosi direttamente di servizi alla persona».

Ma la prima forza di Vives è anche quella di poter aggregare, tramite le proprie associate,  una trentennale esperienza nei servizi socio-sanitari, risorse qualificate e numeri di primo livello: oltre 1.400 lavoratori e 40 milioni di fatturato annuo. «Da sempre riteniamo che il legame con il territorio – ha sottolineato Fullin –  esprima un valore professionale e sociale: per il nostro lavoro e per le nostre organizzazioni. La cura dei nostri servizi richiede la presenza e la vicinanza alle strutture, ai luoghi di cura, non solo da parte degli operatori ma anche delle imprese, dei livelli di presidio e coordinamento. Un’altissima percentuale dei nostri servizi viene svolta in Friuli Venezia Giulia. Il Consorzio si proporrà certamente anche nelle regioni vicine ma solo con un’organizzazione che restituisca garanzia qualitativa ai nostri servizi. Non siamo nati per diventare un appaltificio – ha infine spiegato il presidente alle associate – ma per promuovere impresa e lavoro sociale».

Il Consorzio Vives conta anche su un proprio laboratorio di ricerca e sviluppo, la Rete per l’Innovazione nel Sociale, prima e formale rete d’imprese sociali del Friuli Venezia Giulia. «Si tratta di un vero e proprio laboratorio di ricerca e contaminazione sociale – ha spiegato la neo presidente Felicitas Kresimon – che lavora in termini di progettazione Europea, innovazione nei servizi alla persona, ricerca e scambio di nuove prassi. E’ nata prima la Rete e poi il Consorzio. Questo “laboratorio in Rete” restituisce di fatto ancor più valore al nostro progetto consortile nato da un lungo percorso di maturazione e condivisione sociale e imprenditoriale».

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