Che il problema della corruzione in Italia fosse uno dei problemi più rilevanti e che questo assieme all’evasione fiscale e alle mafie rappresentasse il vero ostacolo allo sviluppo del Paese era cosa nota. L’ultimo rapporto di Transparency International che indica il grado di corruzione percepita nel mondo, colloca il nostro Paese al 69° posto fanalino di coda dei paesi del G7 e ultimo tra i membri dell’Unione Europea, sorpassata, solo per citarne alcuni, da Sud Africa, Kuwait, Arabia Saudita e Turchia e moltissimi altri. In Italia sembra che la corruzione sia così diffusa e sistemica che non è possibile rimanere nel mercato senza adeguarvisi, subendola o sposandola con entusiasmo. Le recenti vicende di inchieste giudiziarie a Milano (Expo 2015) e Venezia (Mose) avevano già confermato che la cooperazione non è indenne da tale sistema
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